Strada-Reale-dei-Vini-Torinesi

Conoscere un territorio non significa solo visitare mostre e musei, palazzi e affollate vie del centro storico, ma concedersi anche la vista di qualche paesaggio inaspettato nei dintorni della città e lasciarsi stupire dalla ricchezza di tradizioni e prodotti speciali che sa regalarci.

Così inizia il nostro viaggio alla scoperta della Strada Reale dei Vini torinesi, un percorso straordinario sulle tracce dell’antica tradizione vitivinicola piemontese. Prima tappa, la collina di Torino con le sue meraviglie agricole, storiche e culturali: un paesaggio fatto di dolci rilievi tra cui sorgono borghi, chiese e castelli, l’incanto di Villa della Regina a segnare nel migliore modo possibile l’inizio dell’itinerario e il profilo inconfondibile della Basilica di Superga ad accompagnarci lungo il tragitto.

La freisa è la regina incontrastata di questa zona e noi andiamo a renderle omaggio!

Iniziamo al mattino presto visitando l’azienda agricola Rubatto a Chieri, una piccola impresa a conduzione familiare, situata in un’antica cascina in mezzo ai campi e ai vigneti del chierese. Ci accoglie il proprietario, con una cordialità e semplicità tipiche del mondo contadino di una volta, così come la genuina colazione che ci ha preparato: gorgonzola, rubatà e un buon bicchiere di freisa (altroché cappuccio e brioche!). Ma per chi proprio non se la sentisse di iniziare la giornata in modo così “rustico”, ecco servite le più golose marmellate mai assaggiate, una su tutte: marmellata alla zucca, cannella e un ingrediente segreto.. ovviamente della buona freisa! L’azienda è anche un’interessate fattoria didattica, dove i bambini possono trascorrere una giornata all’insegna della vita di campagna e cimentarsi nella vendemmia in autunno.

Strada Reale dei vini torinesiPochi chilometri tra le colline soleggiate e arriviamo ad Andezeno per visitare la storica azienda Balbiano, che da 70 anni si dedica alla produzione di vini DOC della collina torinese e dal 2003 si occupa anche del grande progetto di recupero della vigna di Villa della Regina. Luca ci mostra tutta la sua professionalità e passione nel farci visitare la cantina di famiglia: un “infernotto” scavato nel tufo ai piedi della collina di Andezeno, dove il tempo pare essersi fermato e si respira il profumo delle botti di rovere e degli attrezzi antichi appesi qua e là alle pareti. Già perchè, oltre alla cantina, qui si possono visitare anche le affascinanti raccolte del Museo delle Contadinerie e del Museo del Giocattolo antico: oggetti e utensili del mondo contadino sono esposti con cura accanto a giochi di altri tempi e gli occhi dei visitatori si riempono di ricordi e di una dolce nostalgia. Ma il buonumore torna in fretta con la degustazione dei migliori vini della  cantina e il racconto delle curiosità legate alla produzione dello speciale vino Vigna della Regina, fiore all’occhiello dell’azienda.

Da questa storica azienda a conduzione famigliare, alla grande Cantina Terre dei Santi, che unisce la Cantina del Freisa di Castelnuovo Don Bosco con la Cantina del Barbera di San Damiano d’Asti, una grande società cooperativa agricola che conta più di 400 ettari di vigneti, sparsi sulle colline della zona, da sempre vocate alla produzione di nobili vini piemontesi. Qui sono subito evidenti l’orgoglio della cooperazione a la meticolosa attenzione per la qualità e la genuità dei vini. La visita alla cantina significa vedere da vicino i segreti della grande produzione di vino, quello che compriamo talvolta distrattamente al supermercato, senza considerare la provenienza, il duro lavoro, la passione, che hanno permesso a quella bottiglia di finire sulla nostra tavola.

Torniamo poi alle “cantine di famiglia” e ci dirigiamo a Cinzano per ammirare il panorama mozzafiato sul Cervino e la serra di Ivrea nelle giornate limpide e visitare l’azienda Stefano Rossotto. Da generazioni la famiglia coltiva i vigneti nei dintorni per produrre vini di alta qualità nel rispetto e nella cura dell’ambiente circostante. E mentre padre e figli ci aggolgono con squisita gentilezza e ci raccontano la storia della loro cantina, noi degustiamo il loro migliore barbera accompagnato da qualche fetta di lardo monferrino (che è la morte sua!)

Per finire, ci allontaniamo di qualche chilometro su e giù per le colline per visitare la Cantina Il Girapoggio a Verrua Savoia, dove un gruppo di appassionati di vino ha fondato nel 2003 questa società agricola con l’obiettivo di produrre vino di eccellenza coniugando il rispetto della tradizione con le moderne tecniche di conduzione del vigneto e di vinificazione. Il risultato? Vale la pena venire fino qui per scoprirlo! E se doveste sbagliare strada per arrivare, poco importa… potreste ritrovarvi ad ammirare il tramonto che si staglia sul possente profilo dell’antica rocca di Verrua Savoia e pensare, ancora una volta, quanto sia meraviglioso il Piemonte!

Stefania Bonino

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