Luci-d-artista

Quante volte ci siamo recati a una mostra d’Arte Contemporanea incuriositi e allo stesso diffidenti rispetto alla prevedibile ermeticità delle opere esposte? Se siamo sinceri, possiamo tranquillamente ammettere di aver provato molte volte quella inconfondibile sensazione a metà tra perplessità, sconforto e vera e propria labirintite di fronte a opere che in apparenza risultano del tutto mute (specie se poi la testa, ingenuamente, pretende di metterle a confronto con capolavori altissimi, ma di più immediata comprensione, come le opere di Raffaello, Bernini o Caravaggio).

Ecco, se vogliamo immergerci nel mare poco rassicurante dell’Arte Contemporanea è necessario sbarazzarsi di ogni metro di giudizio fondato sul “bello” e sul “difficile”, ma occorre, anzi, azzerare i canali interpretativi consuetudinari e accogliere l’idea che l’arte ha sì un’imprescindibile base estetica, ma allo stesso tempo è un mezzo attraverso il quale l’artista esprime un concetto, un pensiero, un ideale o addirittura una protesta, e lo fa con i mezzi messi a

disposizione dal suo tempo. Nella Parigi di secondo Ottocento le opere di artisti oggi universalmente acclamati dalle folle paganti, quali Edouard Manet, Claude Monet (le lunghe code per ammirare la sua mostra alla Gam lo confermano!), Camille Pissarro e tanti altri, vennero destinate alle sale espositive alternative del Salon des refusés poiché ritenute, dalla critica dell’epoca, al di fuori dei canoni del gusto “ufficiale”. L’effetto ottenuto fu spesso il medesimo di quello che oggi genera un’opera prodotta dal contemporaneo: scandalo e spaesamento.

Per nostra fortuna, Torino rappresenta un ottimo campo di prova in cui allenare la nostra flessibilità di giudizio perché, già a partire dagli anni Sessanta, la città si è aggiudicata un posto di rilievo nel panorama italiano ed internazionale dell’Arte Contemporanea. E, ormai da anni, offre a migliaia di visitatori l’occasione per fare una vera e propria indigestione autunnale di eventi culturali a carattere contemporaneista.

ContemporaryArt Torino Piemonte è un ambizioso progetto di sistema, ormai collaudato da nove anni, che coinvolge la Città e la Regione per tutto il corso dell’anno, ma che ha scelto novembre come periodo privilegiato per dare vita al maggior numero delle manifestazioni previste in cartellone. Il ricco palinsesto, del quale si citano solo alcuni tra gli eventi di maggior richiamo, è pensato per soddisfare i gusti e le esigenze di tutti. A iniziare da Artissima – al Lingotto Fiere dal 6 all’8 novembre – principale fiera d’Arte Contemporanea in Italia per addetti al settore o appassionati, che quest’anno ospita 207 gallerie da 31 paesi di tutto il mondo.

Armando-Testa

Immancabile l’appuntamento con lo spettacolo di luci offerto nel centro storico da Luci d’artista, una vera e propria alternativa alle tradizionali luminarie natalizie che rinnovano il volto della città e trasformano le sue strade e piazze in un museo a cielo aperto. Quest’anno il repertorio si arricchisce di un’opera del celebre Piero Gilardi dal titolo Migrazione, esposto nella Galleria Subalpina.

Ultima arrivata sulla scena dell’“arte urbana” è, invece, la nuovissima Sintesi 59, la scultura montata al centro di piazza XVIII Dicembre per ricordare la celebre pubblicità del Punt e Mes e del suo creatore Armando Testa.

Assolutamente da non tralasciare i canali fieristici “alternativi”, rappresentati dalle manifestazioni, eloquenti sin dai loro titoli, di The Others Art Fair e Paratissima. The Others, ospitata all’interno dei suggestivi spazi del Museo delle Carcere Le Nuove dal 5 all’8 novembre, ha in elenco 64 gallerie, spazi indipendenti, associazioni culturali, collettivi di artisti e curatori, con uno spazio importante riservato alle rappresentanze internazionali. E per il 2015 raddoppia l’appuntamento con la novità di The Others I Exhibit, una “mostra” che prende liberamente corpo nell’open-space dismesso dell’ex Borsa Valori di Torino. Qui una trentina di espositori hanno potuto presentare opere (sculture, installazioni e interventi multimediali) senza limiti di formato che, non vincolate dai limiti imposti dai confini fieristici, possano dialogare tra loro e con l’eccezionale architettura che li ospita.

ParatissimaParatissima – ancora a Torino Esposizioni – come sempre, si conferma uno dei momenti più attesi dai giovani e da quanti vogliono sperimentare, ammirare, interrogarsi sull’arte di tutti e per tutti, con un programma sempre più ricco di workshop, eventi, esposizioni e dibattiti in un’atmosfera di palpabile vivacità.

E per gli appassionati di design, l’appuntamento d’obbligo è Operae – Indipendent design festival – nella raffinata cornice di Palazzo Cavour dal 6 all’11 novembre.

A coronare questo fitto calendario di eventi è la tanto attesa Notte delle arti contemporanee di sabato 7, che prevede l’eccezionale apertura di musei, spazi espositivi e gallerie d’arte, oltre che manifestazioni musicali teatrali e performing art per tutta la città.

Che altro aggiungere se non che gli instancabili reticenti non hanno più scuse per evitare la scoperta di un mondo inedito, solo apparentemente ostico, ma che vale la pena scoprire attraverso questa nutrita kermesse di appuntamenti di chiaro fascino.

Perciò, buon novembre contemporaneo!

Giusi Giamportone