I Tarocchi e il “Viaggio dell’eroe” in mostra al Museo Ettore Fico
Chi, sentendo parlare di “Tarocchi” con orecchie profane, non ha mai pensato a quella misteriosa e affascinante arte che ha a che fare con la divinazione e l’occulto? Considerazione legittima… ma, in realtà, i Tarocchi non sono sempre stati questo e anche oggi non si può dire che siano solo questo. I Tarocchi sono comparsi per la prima volta in Europa sul finire del Trecento e oggi come allora si compongono di due gruppi di carte: gli Arcani maggiori (o cosiddetti Trionfi) formati da 22 carte figurate rappresentanti personaggi e princìpi morali emblematici del mondo sociale e culturale tardomedievale (ad esempio, l’Imperatore, il Papa e la Papessa, la Giustizia, l’Impiccato, e così via); e infine gli Arcani minori, formati da 56 carte numerali. Tra Medioevo e Rinascimento il gioco dei Tarocchi era in voga tra le corti italiane come alto momento ricreativo, che consisteva nell’impersonare i vari Arcani, a seconda della carta estratta; allo stesso modo, era ampiamente diffuso tra le classi popolari come gioco d’azzardo praticato nelle taverne e bettole di quartiere. Nel corso …